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Spaziatore Farabegoli

Benazzi Giacomo

giacomo Publicato da Alfio Troncossi su Facebook


Figlio di salinai, dalla madre Francesca, estimatrice di San Giovanni Bosco, fu avviato al Collegio dei Salesiani di Bologna, per imparare il mestiere di falegname-ebanista. Qui rimase anche oltre la fine degli studi, divenendo egli stesso maestro dei giovani principianti. Partecipo" a diversi concorsi nazionali, sempre distinguendosi. Ritornato a Cervia apri' Do la bottega di falegname, nota in tutta la regione per i lavori di alta qualità che eseguiva. Fu un ottimo intagliatore, per finezza di tocco e armonia di insieme. Di animo gentile e delicato, appassionato di musica, suonava il pianoforte e, per diversi lustri, fu il primo flicorno tenore della Banda musicale di Cervia. Dotato di una voce profonda e tenorile fu sodale di don Ido e don Stefano Castagnoli nei vari cori ecclesiastici. Negli ultimi anni, ritiratosi dal lavoro, usò il suo talento nell'abbellimento del Duomo di Cervia. A lui, con l'aiuto del figlio Giuseppe, si devono la costruzione di due amboni del tempietto sull'altare maggiore, la sistemazione del trono vescovile, l'arredo della sacrestia ed altro ancora. La sua bottega fu ritrovo della memoria storica di Cervia, con l'attivazione presenza di Aldo Ascione, Gino Pilandri e Agostino Finchi. ( da La nostra zenta )





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